Scritto e diretto da Valeria Battaini
Con Valeria Battaini, Francesca Mainetti, Anna Teotti
Oggetti scenici di Davide Sforzini
Light designer Carlo Dall’Asta
Voci registrate Livia Castellini, Alessandro Mor
Una cartomante, una donna disperata, tre arcani maggiori delle carte dei tarocchi: Papessa, Imperatrice e Morte, una voce maschile, tante domande e nessuna risposta. Questi sono gli elementi che danno vita ad uno spettacolo fatto di icone oniriche in cui i colori smaglianti sono ritagliati in uno spazio scarno, definito solo dalle luci e da pochissimi elementi scenici. Una riflessione sullo stato delle cose fatta a partire da testi di economia domestica e da “trattatelli” sociologici degli anni ’20 del secolo scorso, curiosando attraverso le rivoluzioni culturali del ‘900, e approdando infine alla cultura pop della nostra attualità. Tre attrici, immerse in una dimensione totalmente onirica, danno corpo e voce a domande, e a un auto¬ironico “mea culpa”: artefici del proprio destino, le donne spesso (e volentieri!) scelgono per sé un ruolo marginale o degradante. Spesso vittime di un sistema e di una cultura sessista, ma altrettanto spesso carnefici di se stesse! Dai primi decenni del secolo scorso ad oggi sono veramente cambiate le donne? Le loro mansioni? Le aspettative che hanno su loro stesse? È cambiata la loro relazione col mondo? Brava donna, Bella casa, Buona mensa… Le tre “Bi” sono ancora attuali o la donna è costretta ad altre Bi? E l´uomo? Solo figura secondaria o protagonista della propria esistenza? Forse un osservatore fuori dal tempo, che assiste ai cambiamenti aspettando che qualcuno gli stiri le camicie! Con l’intento di raccontare con ironia la donna di ieri, di oggi ed immaginare quella di domani, una domanda si materializza sul palco: Riuscirà la donna ad affermare la propria capacità di essere GENERATRICE DI ATTI CREATIVI?